Installazione: | LSD Centre |
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In collaborazione con: | Kris Verdonck |
Ideazione e composizione: | Maxime Denuc |
Scenografia e design luci: | Kris Verdonck |
Costruzione dell’organo: | Tony Decap, Seppe Verbist |
Canne dell’organo: | Manufacture d’orgues Thomas |
Programmazione computer music: | Xavier Meeus (Centre Henri Pousseur) |
Direzione tecnica: | Harry Charlier |
Programmazione luci: | Daniel Romero Calderón |
Direzione tecnica di scena: | Felix Petit |
Management: | Pierre Templé |
Produzione: | A Two Dogs Company (Bruxelles), Le Ring-Scène périphérique (Tolosa) |
Co-produzione: | STUK (Lovanio), KANAL-Centre Pompidou (Bruxelles), Le Lieu Unique (Nantes), Centre Henri Pousseur (Liegi) |
Con il supporto di: | Fédération Wallonie-Bruxelles, Wallonie-Bruxelles International, DRAC Occitanie, Region Occitanie, SACEM |
Nota: | Prima italiana |
Maxime Denuc - Elevations

Descrizione
Francese di nascita ma residente a Bruxelles, Maxime Denuc fonde la ricchezza espressiva e la potenza emozionale dell’organo da chiesa con una sensibilità musicale elettronica contemporanea, sospesa tra l’euforia della musica trance e techno e le geometrie dalla musica polifonica barocca, la cui sintesi è poeticamente espressa nel suo ultimo album Nachthorn per organo controllato via MIDI. Alla Biennale Musica 2025, Maxime Denuc presenta in prima italiana Elevations, un’installazione che incorpora l’ispirazione dell’estetica dub techno con il suono effimero e fragile di un organo controllato via MIDI dal computer e appositamente costruito dall’artista con l’organaro belga Tony Decap, e in collaborazione con Kris Verdonck, che ha creato la scenografia e il design luci. Incorporando elementi di ripetitività armonica, ciclicità e sottile variazione dei motivi tipici della dub techno, Elevations trae ispirazione dall’atmosfera malinconica post-rave che segue la fine di una festa, quando i corpi si rilassano e la notte si trasforma in giorno. In programma per tutta la durata del Festival, Elevations cattura questo momento di liminalità emotiva e percettiva, attraverso un’installazione immersiva di suono e luce che esplora concetti di fluidità temporale e caducità.