Prima mondiale in una nuova versione restaurata con materiali ritrovati.

Queen Kelly (1929) di Erich von Stroheim film di Preapertura della 82. Mostra
Martedì 26 agosto in Sala Darsena (Lido di Venezia) con musica dal vivo del Syntax Ensemble.
Queen Kelly
Queen Kelly (1929), il leggendario capolavoro incompiuto del grande regista (Femmine folli, Rapacità-Greed) e attore (La grande illusione, Viale del tramonto) Erich von Stroheim, prodotto e interpretato dalla diva più affascinante dell’epoca Gloria Swanson (Viale del tramonto), sarà il film della Serata di preapertura di martedì 26 agosto dell’82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (27 agosto-6 settembre) della Biennale di Venezia, alla Sala Darsena (Palazzo del Cinema) del Lido di Venezia.
Queen Kelly sarà presentato in prima mondiale in una nuova versione restaurata con materiali ritrovati. Nel 1985, Dennis Doros (Milestone Film & Video) aveva realizzato una "ricostruzione" di Queen Kelly presentata con grande successo in 35mm alla Mostra del Cinema di Venezia di quell’anno e in tutto il mondo. Quarant'anni dopo, Dennis Doros è tornato sul film e grazie a ricerche supplementari, all’accesso ai nitrati originali e alle tecniche del restauro digitale, ha creato oggi un’inedita reinterpretazione di questo capolavoro incompiuto.
La proiezione nella serata di martedì 26 agosto alla Sala Darsena sarà accompagnata da una nuova colonna sonora originale di Eli Denson per Queen Kelly, eseguita dal vivo dal Syntax Ensemble. Clarinetti: Marco Ignoti, Riccardo Acciarino. Arpa: Elena Gorna. Percussioni: Dario Savron. Violoncelli: Fernando Caida Greco, Martina Rudic, Arianna Di Martino, Luca Colardo. Direttore: Pasquale Corrado.
Queen Kelly avrebbe dovuto essere una collaborazione da sogno: una delle più grandi star del cinema, Gloria Swanson, e il suo socio e compagno, Joseph P. Kennedy, avevano chiamato il regista più famoso dell'epoca per realizzare un film indipendente rivoluzionario. Invece, Queen Kelly è stato bloccato a metà della lavorazione. Girato seguendo lo sviluppo cronologico delle vicende narrate, il film fu interrotto dalla protagonista e produttrice Gloria Swanson dopo le riprese delle prime “scandalose” sequenze africane.
Questo lavoro incompiuto di Erich von Stroheim – al pari dell’altro suo film “profanato”, Rapacità-Greed – è diventato così una leggenda di Hollywood. Basando la sua ricostruzione sulle sceneggiature originali di von Stroheim, Dennis Doros ha oggi usato molteplici tecniche per ricreare il finale del film.
Sinossi / Nota sul restauro
Queen Kelly si apre a Coburgo-Nassau, dove la vacua e crudele sovrana Regina V (Seena Owen) nutre una divorante passione per il suo irresponsabile fidanzato, il principe Wolfram (Walter Byron). Quando questo nobile dissoluto incontra la graziosa orfanella Patricia (Kitty) Kelly (Gloria Swanson), se ne innamora. Ansioso di incontrarla prima del proprio imminente matrimonio, Wolfram porta Kitty di nascosto a palazzo per farne la sua “regina Kelly”. Ma quando la sovrana li scopre, fa cacciare la ragazza a frustate. In seguito, chiamata in Africa orientale tedesca al capezzale della zia morente (Florence Gibson), Kelly scopre sconvolta di trovarsi in uno squallido bordello. Sul letto di morte, la zia implora la ragazza di sposare il vecchio degenerato Jan (Tully Marshall).
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Nel 1985, quando Kino International (con Dennis Doros come archivista alle prime armi) presentò la prima "nuova" edizione di Queen Kelly, l’operazione venne lanciata come un "restauro del capolavoro perduto di Erich von Stroheim". Poiché il recupero di un film mai completato è impossibile, questa versione del 2025 di Queen Kelly si propone come ricostruzione di ciò che il film di von Stroheim avrebbe potuto essere, tenendo conto del materiale filmato nel 1928 e 1929. Ringraziamo per la collaborazione il George Eastman Museum (fonte primaria), il Library of Congress National Audio-Visual Conservation Center, la Harry Ransom Center, la Margaret Herrick Library, la Paramount Pictures e il John F. Kennedy Presidential Library and Museum per aver fornito i loro materiali originali di nitrato in 35mm, fotografie e documenti, per poter realizzare questa nuova versione. Sono state anche introdotte nuove didascalie (“Milestone”). Grazie a Metropolis Post di New York per il loro grande impegno nella digitalizzazione, nella stabilizzazione e rimozione di polvere e graffi.
Erich von Stroheim (1885-1957)
È stato una delle figure più controverse della storia del cinema, celebrato per l’audacia, il perfezionismo e gli eccessi. Nato Erich Oswald Stroheim a Vienna, è emigrato negli Stati Uniti nel 1909 ribattezzandosi con l'aristocratico "von" e dando vita a una falsa immagine di sé come ex ufficiale austro-ungarico. Questo suo espediente ha avuto buon gioco nell’America della Prima guerra mondiale, tanto da farlo spesso apparire sullo schermo in ruoli di vilain tedesco (col soprannome "l'uomo che amerete odiare") in film come Cuori del mondo (1918) e The Hun Within (1918).
Von Stroheim è poi passato alla regia, creandosi la fama di autore visionario, con uno sguardo attentissimo ai dettagli. Il suo debutto, Mariti ciechi (1919), è stato un successo commerciale e critico. Ha segnato l'inizio dei suoi temi ricorrenti: lussuria, crudeltà, ossessione, ipocrisia e decadenza dei ceti elevati. Il suo progetto più ambizioso, Rapacità (Greed, 1924), basato sul romanzo di Frank Norris McTeague, durava originariamente nove ore prima che la MGM lo tagliasse drasticamente a poco più di due. La versione finale mutilata è stata un fallimento commerciale, ma Rapacità, opera di straordinaria intensità, rimane una pietra miliare del realismo cinematografico.
Il perfezionismo di von Stroheim si scontrava spesso con i dirigenti degli Studios. Esigeva set realistici il più possibile e costumi credibili per le diverse epoche, insisteva su sordidi ritratti dei suoi personaggi, prediligeva riprese multiple. Quando von Stroheim spiegò a Irving Thalberg che uno dei suoi personaggi aveva un feticismo per i piedi (foot fetish), il boss dello Studio rispose: “E tu hai un feticismo per le riprese!” (fetish for footage). I suoi film successivi, tra cui La vedova allegra (1925) e Sinfonia nuziale (1928), hanno portato avanti il suo modello di genialità artistica, minata da eccessi nei costi e interferenze degli Studios. Il suo progetto incompiuto Queen Kelly (1929), prodotto e interpretato da Gloria Swanson e coprodotto da Joseph P. Kennedy, fu interrotto a metà lavorazione a causa di scontri sul contenuto e sulle riprese, ponendo così fine alla sua carriera hollywoodiana di regista.
Negli anni '30 e '40, von Stroheim si reinventò come attore caratterista in America e in Europa, interpretando spesso personaggi aristocratici e malvagi, spesso ricalcati sui suoi personaggi precedenti. Nel 1937 è stato magnifico nel ruolo del capitano von Rauffenstein ne La grande illusione di Jean Renoir. Il suo ruolo più memorabile è stato quello del maggiordomo Max von Mayerling in Viale del tramonto di Billy Wilder (1950), inquietante autoriflessione sulla gloria sbiadita, che gli è valsa una nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista.
Erich von Stroheim è morto di cancro nel 1957 in Francia. Anche se la sua carriera di regista è stata limitata nel tempo, la sua influenza sul linguaggio cinematografico, sulla struttura narrativa del film e in generale sull’autorialità nel cinema rimane profonda.
Crediti
Milestone Films
Nel 1990 Dennis Doros e Amy Heller hanno co-fondato la Milestone Films. Lavorando con archivi cinematografici e laboratori sparsi per il mondo, hanno restaurato e distribuito film fuori dal circuito commerciale, tra cui opere di Charles Burnett, Billy Woodberry, Kathleen Collins, Erich von Stroheim, Ayoka Chenzira, Margot Benacerraf, Bridgett M. Davis e Nancy Savoca. Il motto della Milestone è «ci piace sconvolgere le regole». Doros è stato per due volte presidente della Association of Moving Image Archivists e ha fatto parte del consiglio di amministrazione dell’Audiovisual Archives Associations. Nel 2022 Dennis e Amy hanno co-fondato la Missing Movies (www.missingmovies.org), organizzazione che aiuta i cineasti a recuperare i diritti perduti e a ritrovare i materiali originali.
«La Milestone Films è una piccola ma potente società di distribuzione dedicata alla scoperta di opere che sono andate perse nella storia». — Derrick Bryon Taylor, New York Times, 12 maggio 2025
«Loro amano e si prendono cura dei film». — Martin Scorsese
Eli Denson
È un compositore e direttore d’orchestra per cinema e televisione che vive e lavora a Los Angeles, vincitore di numerosi riconoscimenti. La sua vasta formazione musicale e la profonda conoscenza del linguaggio cinematografico hanno permesso a Denson di mettere in atto le visioni artistiche degli autori con cui lavora. Legato a queste passioni, Denson ha uno stile compositivo che sfida i confini musicali, pur mantenendo le sue radici nelle tradizionali modalità di composizione. Attualmente sta lavorando con il famoso compositore Kevin Kiner su progetti come Dark Winds, House of David, NCIS: Origins e Star Wars: Tales of the Underworld. Nel marzo del 2025 la sua acclamata colonna sonora per il film #1 Bad Dad è stata presentata in anteprima al Director’s Guild of America nel prestigioso programma Project Involve di Film Independent. Denson attualmente è anche il curatore musicale della prossima serie della Lucasfilm Animation Maul: Shadow Lord. Il suo progetto più recente, un film horror intitolato Laid Bare, ha ricevuto numerose nomination al Pasadena International Film Festival. Nel 2024 gli è stato assegnato il Jon Vickers Scoring Award, grazie al quale gli è anche stato affidato il compito di creare una nuova colonna sonora originale per il restauro del film di Erich von Stroheim Queen Kelly realizzato da Milestone Film & Video. Denson ha conseguito una laurea in Music Scoring for Visual Media presso la Jacobs School of Music dell’Università dell’Indiana e una laurea in educazione musicale corale presso la Mississippi State University.
Dichiarazioni di Erich von Stroheim
«E quando l'ultima scena sarà stata scritta e filmata, e l'inchiostro sarà incrostato sulla punta della penna, e la pellicola sarà diventata fragile e l'emulsione si sarà seccata fino a screpolarsi... e i cambiavalute continueranno a scontrarsi dopo l’ascesa degli "uomini nuovi"... Penserò alla lunga e triste fatica degli anni della mia vita che mi sono lasciato alle spalle, e del mio lavoro... che ho costruito, bobina dopo bobina... lavoro sincero... trattenendolo con le mani serrate e a denti stretti. Sarò in grado di dire: "Non sono mai sceso a compromessi... e non mi sono mai tolto il cappello davanti alle convenzioni o alla moda... né l'ho sporto per pochi spiccioli... ho sempre detto agli altri la verità come la vedevo... Che piacesse o non piacesse loro... Ma era comunque la verità... come la vedevo... E questa chiara consapevolezza è la mia ricompensa..."».
«Se vivi in Francia e hai scritto un buon libro, o dipinto un bel quadro, o diretto un film eccezionale 50 anni fa, e niente più da allora, sei ancora riconosciuto come artista e onorato di conseguenza... A Hollywood… a Hollywood sei buono come il tuo ultimo film. Se non ne hai uno in produzione negli ultimi tre mesi sei dimenticato, non importa ciò che hai fatto prima di quest’ultimo. Si tratta di quell’enorme, purtroppo necessario, egoismo delle persone che fanno il cinema. Si tratta di quello sforzo continuo per ottenere il riconoscimento degli altri, quella continua lotta per la sopravvivenza e per la supremazia che imperversa tra i nuovi arrivati, e che relega i vecchi nell’immondizia».
«I rapporti tra Gloria e me prima del film, durante la realizzazione e dopo, erano e sono ancora i più stretti e amichevoli. Non abbiamo mai avuto la minima discussione e tutto quello che posso dire è che lei è stata la stella più affascinante e disponibile con cui abbia mai lavorato».
«Riconosco che in quei giorni, come ora, ho avuto i miei difetti e ho fatto i miei errori. Tutti li fanno. Dal punto di vista degli Studios, tra le mie debolezze occorreva mettere in conto il mio entusiasmo, la mia sincerità e la mia meticolosità. Non potevo occuparmi di qualcosa se non ne ero completamente entusiasta, e quando iniziavo un lavoro ne ero totalmente preso, tanto da doverlo finire a tutti i costi a modo mio. La mia buona fede esigeva che seguissi la mia personale linea di ispirazione per qualunque iniziativa dovessi intraprendere. Chiamatela testardaggine se volete - altri l'hanno detto - ma io sostengo che sono state la mia personale buona fede e la determinazione che mi spingevano a fare del mio meglio a ogni costo. Non ho mai lavorato per lo stipendio o solo per lo stipendio. Sarei stato felice di lavorare duramente allo stesso modo anche senza essere pagato, se fosse stato possibile vivere così».
«La proiezione del primo film sonoro di Al Jolson ha interrotto la lavorazione di Queen Kelly. Non c'è stato nessun altro motivo. Tutte le storie che parlano di attriti tra me e Gloria Swanson sono totalmente false. Eravamo e siamo rimasti ottimi amici. Di recente abbiamo lavorato insieme con grande sintonia a Hollywood in Viale del tramonto, e Gloria è stata così gentile da prestarmi il suo appartamento durante un mio soggiorno a New York nel 1949. Siamo ancora ottimi amici, e il fatto che il film sia stato abbandonato non è colpa sua o mia, ma rappresenta solo uno dei tanti aspetti negativi dell'invenzione del cinema parlante. Posso aggiungere che all’epoca diversi altri film muti sono stati bloccati allo stesso modo nel pieno della lavorazione».
82. Mostra
L’82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia si terrà al Lido dal 27 agosto al 6 settembre 2025, diretta da Alberto Barbera.