Craig McClenaghan (East-London, Repubblica del Sudafrica, 1977)
vive e lavora a Johannesburg, Repubblica del Sudafrica
Craig McClenaghan Architecture
Mnemonic
Letters from the Landscape
Album
Descrizione
Per questo progetto di mappatura sperimentale, l’installazione esplora la carta come materiale della memoria, in cui paesaggio e artefatto sono intercambiabili e registrati come frammenti, impronte e residui su molteplici scale di luogo e tempo. Come il paesaggio è soggetto alle forze estrattive dell’industria cartaria globale, così la carta fatta a mano prodotta per questa installazione è soggetta a forze di torsione, piegatura, strappo... persino bruciatura, impiegate come strategie istintive di disegno, che la carta stessa ‘ricorda’. Evocazione di pagine di un libro, sezioni stratigrafiche di un paesaggio, o persino dello scheletro di un corpo, questa installazione – un atlante – è sospesa in un tempo e uno spazio in cui la carta è il paesaggio, il manufatto e il laboratorio.
È forse da questa apparente fragilità che potrebbero scaturire profonde conversazioni su metodi alternativi per leggere, pensare e fare, in cui le relazioni con il paesaggio, il clima e l’un l’altro potrebbero essere riformulate e reinventate.
Crediti
Collaborazione tecnica
David Morris; Rena Maghundu; Kim Berman, Dumisani Dlamini, Thandekani Mchunu, Constance Ngobeni, Nelly Mphahlele, Virginia Ngobeni (Phumani Paper); Mateo Eiletz, Claudia Ortigas (eiletz ortigas | architects)
Team
Hashim Tarmohamed, Wihan Hendrikz, Hugh Fraser
Con il supporto aggiuntivo di
Graduate School of Architecture, University of Johannesburg; William Kentridge; African Futures Institute