Regia: | Vincho Nchogu |
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Produzione: | Kilastory (Josh Olaoluwa) |
Durata: | 80’ |
Lingua: | Maa, Swahili, Inglese |
Paesi: | Kenya, Nigeria |
Interpreti: | Sarah Karei, Norng’aruani Kipuker, Amos Leuka, Irungu Mutu, Boniface Saitabau, Davina Leonard |
Sceneggiatura: | Vincho Nchogu |
Fotografia: | Muhammad Atta Ahmed |
Montaggio: | Shannon C. Griffin |
Scenografia: | Nuur Abdulkadir |
Costumi: | Vincho Nchogu, Fatuma Hassan |
Musica: | Henrique Eisenmann |
Suono: | Marco Salaverría |
Effetti visivi: | Kawika Banis |
One Woman One Bra

Sinossi
Gli abitanti del villaggio di Sayit stanno per ricevere i titoli di proprietà che per la prima volta dopo secoli li dichiareranno legalmente proprietari della loro terra. Anche se per molti è un’ottima notizia, la trentottenne Star rischia di perdere la casa. I titoli di proprietà si basano su legami di parentela e, essendo lei nubile e figlia di sconosciuti, la sua situazione è precaria.
Le cose cambiano radicalmente quando Star scopre una fotografia di sé bambina in The World Book of Nomads. Nella foto, riconosce una mano misteriosa con familiari segni tribali: è quella di una venditrice di cibo del posto.
Star la interpella credendola la madre da tempo scomparsa, ma la donna nega qualsiasi legame. Nel disperato tentativo di mantenere i propri diritti sulla terra, Star considera diverse opzioni: trovare il fotografo straniero che ha scattato la foto, chiedere a un amico di sposarla, firmare un accordo moralmente discutibile con una ONG. Quest’accordo però la mette in conflitto con la sua comunità.
Commento della regista
One Woman One Bra è il mio primo lungometraggio ed esplora le tensioni legate all’ambizione personale, alla rivendicazione culturale e ai dilemmi etici.
Sono grata per il supporto di Biennale College Cinema, che mi ha permesso di raccontare la storia di una donna che lotta per il riconoscimento nonostante la mancanza di famiglia, marito o figli. Quello che era iniziato come un commento politico si è evoluto in un racconto femminista.
Abbiamo riunito un cast e una troupe eterogenei, il 70% dei quali provenienti dal villaggio di Nkosesia, Loita, cosa di cui sono immensamente grata. Tramite il mio direttore del casting ho incontrato Amos Leuka, che non solo mi ha accolto per fare le riprese nel suo villaggio di Nkosesia, ma ha anche radunato alcune donne di un locale teatro itinerante per i provini. Gli spettatori intraprenderanno un viaggio con una donna che lotta per la sua casa e la sua identità, immersi nelle immagini e nei vivaci suoni di un villaggio di confine tra Kenya e Tanzania.
PRODUZIONE/DISTRIBUZIONE
PRODUZIONE 1:
Kilastory - Josh Olaoluwa
303, Ryan Street, Hillside
07205 New Jersey, United States of America
Tel: +1 2137265567 / +1 3477460166
E-mail: vision.asili@gmail.com
Social Media: https://www.instagram.com/josh_olaolu?igsh=MTNiZm5ib211aGY2dw== - Instagram
PRODUZIONE 2:
Conceptified Media - Josh Olaoluwa
12, Henry Ojogho Street
10001 Lagos, Nigeria
Tel: +234 8060686200 / +1 2137265567
E-mail: joshua.olaoluwa99@gmail.com
Social Media: https://www.instagram.com/conceptifiedmedia?igsh=Ym8zZDVveGh6bG5x – Instagram
DISTRIBUZIONE INTERNAZIONALE:
Kilastory - Vincho Nchogu
303, Ryan Street, Hillside
07205 New Jersey, United States of America
Tel: +1 2137265567 / +1 3477460166
E-mail: vision.asili@gmail.com
Social Media: https://www.instagram.com/josh_olaolu?igsh=MTNiZm5ib211aGY2dw== - Instagram
UFFICIO STAMPA 1:
La Biennale di Venezia
Ca' Giustinian, San Marco, 1364/A
30124 Venezia, Italia
Tel: +39 041 2726 644
E-mail: presscinema@labiennale.org / college-cinema@labiennale.org
UFFICIO STAMPA 2:
Anna Nicoll
Tel: +44 7768 476 758
E-mail: nicoll_anna@yahoo.co.uk