LAURIE SPIEGEL - THE EXPANDING UNIVERSE: | Per quartetto di chitarre elettriche (prima europea, 60’ ca.) |
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Interpreti: | Dither Quartet (Taylor Levine, Joshua Lopes, James Moore, Brendon Randall-Myers) |
In collaborazione con: | Fondazione Teatro La Fenice di Venezia |
FENNESZ - VENICE REVISITED: | Per chitarra elettrica ed elettronica (prima assoluta, 55’ ca.) |
Chitarra elettrica: | Christian Fennesz |
In collaborazione con: | Fondazione Teatro La Fenice di Venezia |
Laurie Spiegel, Dither Quartet / Fennesz

Teatro Malibran | Dettagli |
LAURIE SPIEGEL - THE EXPANDING UNIVERSE
“Quando ho composto questa musica, utilizzando diverse combinazioni di logica informatica e controlli interattivi in tempo reale sulle variabili di alto livello incorporate dalla logica stessa, ero affascinata dai processi, dalle strutture e dai suoni. Non mi sono mai soffermata troppo a pensare se questa musica potesse essere eseguita dal vivo da musicisti umani. Ho semplicemente dato per scontato che fosse fuori questione, che non potesse essere suonata dal vivo. Quindi ero scettica quando il quartetto Dither mi ha contattata per propormi proprio questo. Con mia grande gioia, hanno smentito i miei dubbi e hanno prodotto una performance straordinaria dopo l’altra. Questa è una vera collaborazione tra creatori musicali umani e tecnologici, dal mio iniziale utilizzo di software durante il processo compositivo fino al più recente livello di orchestrazione elettronica, l’ampia gamma di effetti di elaborazione del segnale digitale che hanno trasformato quattro chitarre in una vera e propria orchestra di livello cosmico”, scrive Laurie Spiegel.
La Biennale Musica presenta in prima europea The Expanding Universe, opera seminale di Laurie Spiegel che esplora la relazione tra suono e cosmogonia, reinterpretata dal Dither, quartetto di chitarre elettriche di New York, noto per la versatilità con cui interpreta repertori sperimentali che spaziano dalla musica composta all’improvvisazione e all’elettronica. Il Festival rende così omaggio a una delle figure più influenti della musica elettronica, restituendo nuova luce a un’opera che continua a rivelare la sua forza visionaria, invitando a riflettere sulla musica come forma di conoscenza e immaginazione, una mappa per navigare il mistero del tempo e della materia. Compositrice, programmatrice e pioniera della musica elettronica, Laurie Spiegel ha sviluppato un linguaggio sonoro che coniuga matematica e sensibilità umana, tecnologia e intuizione. Il suo lavoro, profondamente influenzato dalla cibernetica, dai suoi studi di chitarra e liuto antico, dalla musica modale folk e dalla poliritmia africana e indiana, considera il suono come un organismo vivente in continua espansione. Concepito tra il 1974 e il 1977 ai Bell Labs, The Expanding Universe nasce dal dialogo tra l’autrice e il sistema GROOVE, un innovativo software di sintesi sonora. La sua ricerca si colloca nell’ambito di un’estetica che rifiuta il determinismo e abbraccia la generatività come principio fondamentale della creazione musicale.
FENNESZ - VENICE REVISITED
Pubblicato originariamente nel 2004, Venice è il quarto album in studio di Christian Fennesz, composto utilizzando strumenti e tecniche che ormai appartengono in larga misura a un’altra epoca. Gran parte dell’hardware e del software impiegati nella produzione originale non esiste più o non funziona più, e parti del materiale originale sono andate perdute. Rivisitare Venice due decenni dopo implica un processo di ricostruzione con strumenti contemporanei, che inevitabilmente si traduce in una reinterpretazione dell’opera. Questa nuova versione live non è un semplice atto di restauro, ma un approccio al materiale da una prospettiva diversa. Col passare del tempo la sensibilità e i metodi di lavoro dell’autore sono cambiati. Rivisitare l’album oggi apre un dialogo con un suo Io precedente, informato tanto dalla riflessione quanto dalla continuità. Un elemento rimane centrale: l’influenza di Venezia stessa. L’atmosfera acustica della città – i suoi spazi riverberanti, le sue trame risonanti e la sua stratificata memoria sonora – continua a informare la musica. Questa versione live si ascolta contemporaneamente in avanti e all’indietro nel tempo, portando l’opera originale a una nuova presenza.