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Premio Architettura Città di Oderzo: riflessioni e prospettive
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Premio Architettura Città di Oderzo: riflessioni e prospettive

Presentazione del catalogo della XIX edizione del Premio: giovedì 25 settembre dalle 14.30 alle 18.00 a Ca’ Giustinian.

Premio Architettura Città di Oderzo

Giovedì 25 settembre dalle ore 14.30 presso la Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian, sede della Biennale di Venezia, si terrà la presentazione del catalogo della XIX edizione del Premio Architettura città di Oderzo e il suo conferimento all’Archivio PAO conservato presso l’Archivio Storico della Biennale di Venezia.  

Dopo i saluti istituzionali di Pietrangelo Buttafuoco (Presidente della Biennale di Venezia), di Debora Rossi (Responsabile dell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale) e l’intervento di Paolo Baratta (già Presidente della Biennale di Venezia; Presidente di Giuria del Premio Architettura Città di Oderzo dal 2019 al 2022), si terrà la tavola rotonda Un premio di architettura e il suo territorio. A seguire sarà presentato il catalogo della XIX edizione del Premio.

Dal 1997 il Premio Architettura Città di Oderzo affida ai professionisti che hanno realizzato opere nel Triveneto, il compito di proporre alla sua Giuria, quest’anno presieduta da Lorenza Baroncelli (Direttrice del Dipartimento di Architettura e Design contemporaneo del MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma) quelle che più considerano significative nel proprio percorso professionale.

Con la volontà di restituire al territorio l'investimento degli Enti Organizzatori e nella consapevolezza che l'architettura condizioni gli stili di vita e l'evoluzione delle società, nel 2022 l’Archivio del Premio è entrato a far parte dell’Archivio Storico della Biennale di Venezia. I materiali sono così messi a disposizione degli studiosi, che possono verificare se e come le opere abbiano inciso sul territorio e contribuito a delineare nuove idee e prospettive destinate a segnare il futuro delle professioni, dell’imprenditoria e della comunità nel Triveneto.

L’incontro Premio Architettura Città di Oderzo si inserisce nel contesto degli Appuntamenti periodici organizzati dall’Archivio Storico nell’ambito del Centro Internazionale della Ricerca sulle Arti Contemporanee, volti a restituire gli esiti delle ricerche, a informare delle nuove acquisizioni, a presentare libri e mostre d’archivio.

Programma

14.30
Saluti istituzionali
Pietrangelo Buttafuoco (Presidente della Biennale di Venezia)
Debora Rossi (Responsabile dell’Archivio Storico della Biennale)

14.45
Intervento di Paolo Baratta (già Presidente della Biennale di Venezia; Presidente di Giuria del Premio Architettura Città di Oderzo dal 2019 al 2022)

15.15
Tavola rotonda “Un premio di architettura e il suo territorio”
Intervengono: Marco Bertuzzo (Presidente Consulta Triveneto ANCE), Anna Buzzacchi (Consigliere CNAPPC), Luca Facchin (Responsabile Lavori Pubblici Comune di Alpago), facchinelli daboit saviane (Vincitori PAO XIX), Mirko Longo (Consigliere Confindustria Veneto Est), Maurizio Milan (Socio fondatore Buromilan), Alberto Peterle (Sindaco Comune di Alpago)
Modera: Maria Chiara Voci (giornalista e autrice per Il Sole 24 Ore)

16.15
Presentazione Premio Architettura Città di Oderzo XIX edizione
Intervengono: Maria Scardellato (Sindaco Comune di Oderzo), Elisa Rizzato (Presidente Ordine Architetti P.P.C. Provincia di Treviso), Roberto Costella (Presidente Fondazione Oderzo Cultura), Ottaviano De Biasi (Presidente ANCE Rovigo Treviso di Confindustria Veneto Est)
Modera: Maria Chiara Voci

16.30
Excursus sui lavori di giuria
Lorenza Baroncelli (Presidente Giuria PAO)

16.45
Presentazione catalogo XIX edizione
Martina Cafaro e Flavia Vaccher (Curatrici del catalogo)

17.00
Conferimento materiali all’Archivio PAO da parte dei progettisti segnalati
Saranno presenti: facchinelli daboit saviane (progetto vincitore), Pedevilla Architects (menzione speciale “Architettura dei luoghi del lavoro”), Carlana Mezzalira Pentimalli (menzione speciale “Architetture per la comunità”), AGA Andreas Gruber Architekten (menzione speciale “Under 40”), bricolo falsarella associati (menzione speciale della Giuria), Senoner Tammerle Architekten (progetto segnalato), Enrico Dusi Studio + IBZ srl (progetto segnalato), SBSA | Sandri Barbara Smaniotto Andrea (progetto segnalato), bergmeisterwolf (progetto segnalato)

17.15
Conclusioni
Marco Pagani (Presidente PAO XIX)

Archivio Storico della Biennale di Venezia (ASAC)

L’Archivio Storico della Biennale di Venezia (ASAC) non è solo il luogo che conserva i documenti e le collezioni legate alle attività dell’Istituzione dal 1895 ad oggi, ma rappresenta un Centro Internazionale della Ricerca per le Arti Contemporanee dove i documenti diventano materia viva per nuove ricerche e sperimentazioni. Ciò avviene attraverso le azioni della Biennale stessa, dei Direttori Artistici dei diversi settori (Arte e Architettura, Cinema, Danza, Musica, Teatro), degli studenti e dei ricercatori da tutto il mondo, e attraverso le collaborazioni con Università e Istituzioni culturali.

 

COMPOSIZIONE

L’Archivio Storico si articola nell’Archivio propriamente detto e nella Biblioteca.

L’Archivio - nell’attesa del trasferimento presso la nuova sede dell’Arsenale nel 2026, dove sono in corso gli interventi di recupero degli edifici denominati Magazzini del Ferro e delle Officine per oltre 8.000 mq - è collocato dal 2008 presso gli spazi del Parco Scientifico Tecnologico VEGA di Porto Marghera. Allestiti per ospitare i fondi archivistici e le collezioni, gli spazi di Marghera garantiscono, da un lato, condizioni microclimatiche ottimali ai fini della conservazione, dall’altro, l’accesso agli studiosi per la consultazione.
L’Archivio conserva documenti riguardanti le attività promosse dalla Fondazione, ai quali si affiancano materiali relativi alle arti a partire dalla fine dell’Ottocento. Si distingue per l’eterogeneità delle testimonianze e dei supporti, tra cui rassegne stampa, fotografie, carteggi, audiovisivi, partiture, opere d’arte, dischi in vinile, manifesti.
Ospita, inoltre, i seguenti archivi: Archivio Luca Ronconi, Fondo Palazzo Grassi/Fiat (1984-2005), Archivio Premio Architettura città di Oderzo, Archivio Lorenzo Capellini, Archivio Luca Massimo Barbero, Archivio Nuova Icona, Archivio Enzo Di Martino, Archivio Tullio Kezich, Archivio Gian Piero Brunetta, Archivio Paolo Valmarana, Archivio Sergio Asti, Archivio Sergio Fantoni, Archivio Luciano e Maud Giaccari.

La Biblioteca, che dal 2009 è parte integrante del Padiglione Centrale ai Giardini, è specializzata nei temi delle arti contemporanee, con una particolare attenzione alla documentazione e all’approfondimento delle aree di attività dell’Istituzione. Conserva tutti i cataloghi delle attività della Biennale e raccoglie materiale bibliografico inerente alle discipline di arti visive, architettura, cinema, danza, fotografia, musica, teatro. Grazie a un patrimonio librario di oltre 170.000 volumi e 3.200 periodici, è fra le principali biblioteche di arti contemporanee in Italia. Si aggiunge una selezione di opere d’arte appartenenti al Fondo Artistico, esposta presso la sede centrale della Biennale a Ca’ Giustinian.

Progetto di documentazione

Dal 2022 l’Archivio, assieme ai Direttori Artistici dei settori Architettura e Arti Visive, Cinema, Danza, Musica, Teatro, porta avanti parallelamente cinque progetti di documentazione capillare e professionale delle manifestazioni artistiche in corso, per l’implementazione dei materiali video e fotografici delle Mostre di Arte e Architettura, dei Festival di Danza, Musica, Teatro, Cinema, istituendo una piattaforma per la raccolta dei materiali prodotti dagli uffici Biennale.

Ogni Direttore Artistico è chiamato a progettare e curare piccole mostre con i materiali dell’Archivio, che vengono così ulteriormente valorizzati. Dal 2010 nel Portego della sede della Biennale a Ca’ Giustinian sono state realizzate le seguenti mostre:

La Biennale di Venezia 1979-1980. Il Teatro del Mondo «edificio singolare». Omaggio a Aldo Rossi; Italia: 150 / Biennale: 116 - Tutti i manifesti di 116 anni di vita in Mostra; Video Medium Intermedium - Video d’artista degli anni Settanta dalle collezioni dell’ASAC; Gli “Archi” di Aldo Rossi per la III Mostra Internazionale di Architettura 1985; 20 Anni di Maschere e Costumi - Mostra dalla collezione di bozzetti teatrali; Amarcord - Frammenti di memoria dall’Archivio Storico della Biennale; Riapparizioni. Corpi, gesti, sguardi dai palcoscenici della Biennale. Album dal 1934 al 1976; L’idea del corpo. Merce Cunnigham, Steve Paxton, Julian Beck, Meredith Monk e Simone Forti dall’Archivio della Biennale 1960-1976; 1999 - Una riproposta del percorso espositivo della mostra dAPERTuttO; Biennale Arte 2001 - Platea dell’Umanità; Registe alla Biennale Teatro 1934 – 2016. Il Cinema in Mostra. Volti e immagini dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica 1932 – 2018; La Biennale per i giovani. College ed Educational 2008-2018; Le muse inquiete. La Biennale di Venezia di fronte alla storia; Archèus Labirinto Mozart, un’installazione immersiva di Ophicina e Damiano Michieletto, progetto speciale dell’Archivio Storico della Biennale per i 1600 anni di Venezia. Il Carnevale squarcia la nebbia. Venezia, Scaparro, La Biennale 1980, 1981, 1982, 2006 dall’Archivio della Biennale di Venezia; 1932 – 2022: I 90 anni della Mostra Internazionale d’arte cinematografica; B74-78. Lorenzo Capellini. Un racconto fotografico; Luca Massimo Barbero. Un Diavolo Amico; Iconoclasts. Donne che infrangono le regole alla Biennale Danza; Archive and the city.

Il progetto “Scrivere in residenza” comprende bandi aperti a giovani laureati under 30 che studiano le discipline della Biennale. I partecipanti selezionati hanno la possibilità di svolgere una ricerca incentrata sui temi delle Mostre e dei Festival, non solo partecipando alle manifestazioni in corso ma anche esplorando i temi all’interno dell’Archivio Storico della Biennale. Seguiti da un tutor, si dedicano poi alla stesura di un testo che viene raccolto all’interno di una pubblicazione.

Le attività del Centro Internazionale per la Ricerca sulle Arti Contemporanee

MAPPATURA
Nello scorso quadriennio La Biennale di Venezia ha potenziato le attività del suo Archivio in vista della nuova sede all’interno dell’Arsenale, al fine di sviluppare attorno allo stesso il Centro Internazionale per la Ricerca sulle Arti Contemporanee, polo permanente inaugurato nel 2021, volto alla costruzione di relazioni e progetti con studenti, ricercatori, Istituzioni culturali e Enti di Ricerca internazionali e nazionali.

A settembre 2025 si è inaugurato il terzo ciclo di attività del progetto di ricerca per la Mappatura geopolitica degli artisti che negli ultimi 20 anni hanno partecipato alle attività di tutti i Settori della Biennale, sviluppato insieme agli studenti dell’Università Ca’ Foscari, Università IUAV di Venezia, Sapienza Università di Roma, IULM Università di comunicazione e lingue, Accademia di Belle Arti di Venezia, Conservatorio di Musica Benedetto Marcello di Venezia e, a partire da quest’anno, con l’aggiunto contributo dell’Università di Bologna.

Il passo ulteriore compiuto dai 70 studenti di questa terza fase, vedrà l’avvicendarsi di otto gruppi di studio impegnati fino a fine luglio 2026 nel proseguire le ricerche volte all’implementazione del database e alla scrittura di articoli scientifici. L’obiettivo è quello di comporre una raccolta di casi di studio di artiste e artisti, approfondendo la ricerca quantitativa avvenuta nel corso delle edizioni precedenti e arricchendola di innesti qualitativi per una riflessione tridimensionale sull’arte contemporanea e il suo contesto sociale.

Tali nuovi progetti di ricerca hanno come obiettivo la stesura di un elaborato scritto finale ma anche la successiva applicazione in esiti pratici, quali installazioni, convegni, workshop, piccoli percorsi espositivi nonché il coinvolgimento dei partecipanti nelle attività della Fondazione, così come è avvenuto per i partecipanti al College di Scrittura implicati nella conduzione degli incontri successivi agli spettacoli dei Festival di Danza e Musica e, in quest’ultimo caso, nella realizzazione del catalogo delle attività 2024.

Nell’ambito di “Laboratorio Archivio” si sviluppano programmi di ricerca interdisciplinari che coinvolgono neolaureate e neolaureati under 30, selezionati tramite bando dalla Biennale di Venezia, guidati da un tutor per confrontarsi su temi, parole chiave, avvenimenti che hanno caratterizzato la vita della Biennale e che emergono dagli esiti del progetto di Mappatura. I giovani partecipano a un programma specifico di incontri di approfondimento per giungere alla redazione di paper scientifici e alla presentazione degli esiti dello studio. I risultati sono a loro volta messi a disposizione per essere sviluppati in specifiche applicazioni: installazioni, mostre, performance.

Programma di incontri e workshop

L’Archivio cura un programma di convegni, presentazioni di libri e iniziative editoriali, conferenze sugli artisti che hanno partecipato alla Biennale dalla sua fondazione ai giorni nostri, in collaborazione con personalità del mondo delle arti, tra i quali critici, giornalisti, docenti universitari, direttori artistici in carica e passati, artisti, professionisti. Gli incontri sono rivolti a un pubblico di studenti e ricercatori con la duplice finalità di favorire la conoscenza delle arti contemporanee e dei suoi protagonisti e di innescare il desiderio di visitare gli archivi, i luoghi e le mostre ad essi associati.

Progetti speciali

L’Archivio supporta e sviluppa progetti artistici speciali che dialogano con l’Archivio stesso. Tra questi:

Archèus. Labirinto Mozart, installazione immersiva a Forte Marghera, di Ophicina e Damiano Michieletto, realizzata in collaborazione con il Teatro La Fenice di Venezia per celebrare i 1600 anni della Città di Venezia in occasione del Carnevale 2022.

Prometeo. Tragedia dell’ascolto di Luigi Nono, opera prodotta dalla Biennale Musica nel 1984, andato in scena a gennaio 2024 nella Chiesa di San Lorenzo, ora Ocean Space/TBA21–Academy, dove si tenne la prima esecuzione. Il Progetto speciale di riallestimento dell’opera ha coinvolto il lavoro dell’Archivio della Biennale e della Fondazione Archivio Luigi Nono, che ha concluso un accordo con La Biennale per trasferire i propri materiali nel Centro Internazionale della Ricerca sulle Arti Contemporanee e realizzare insieme una giornata di studi dedicata.   

È il vento che fa il cielo. La Biennale di Venezia sulle orme di Marco Polo, Progetto Speciale per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Marco Polo (1324 – 2024) a cura di Luigia Lonardelli. Una prima tappa si è svolta presso l’Art Museum of China Academy of Art a Hangzhou (Zhejiang, Repubblica Popolare Cinese), con la mostra collettiva Il sentiero perfetto. Hangzhou, la “città del cielo” di Marco Polo (10 novembre 2024 - 10 gennaio 2025), segno della prima collaborazione nell’ambito del Memorandum d’Intesa (MoU) triennale, recentemente firmato tra La Biennale e la China Academy of Art (CAA), con l’intento di promuovere un dialogo culturale e artistico tra Italia e Cina. La seconda tappa si è tenuta a Venezia nella sede della Biennale con la mostra Gulnur Mukazhanova. Memory of Hope (10 dicembre 2024 - 28 febbraio 2025). La terza tappa Amfibio Sound Days sarà inaugurata il 2 ottobre 2025 all’Artİstanbul Feshane a Istanbul.

Expositio Sancti Evangelii secundum Iohannem (Commento al Vangelo di Giovanni) di Johannes Eckhart (1260 – 1328 ca.), il teologo e mistico domenicano noto come Meister Eckhart. Da mercoledì 5 marzo a domenica 9 marzo 2025 e in replica da martedì 11 marzo a sabato 15 marzo. Il progetto porta in scena il Commento al Vangelo di Giovanni al Portego delle Colonne della Scuola Grande di San Marco, l’atrio del monumentale complesso cinquecentesco oggi noto come Ospedale Civile SS. Giovanni e Paolo, con gli attori Federica Fracassi, Leda KreiderDario Aita insieme al Coro della Cappella Marciana sotto la guida del Maestro Marco Gemmani. Drammaturgia e regia a cura di Antonello Pocetti e ideazione scenica di Antonino Viola, immagini video di Andrew Quinn, diffusione del suono di Thierry Coduys.

Rivista La Biennale di Venezia

La rinascita della Rivista La Biennale di Venezia s’innesta nell’attività dell’Archivio. La Rivista, il cui numero di lancio è del luglio 1950 e che resta attiva fino al 1971 con 68 numeri pubblicati, rinasce con lo stesso spirito e natura che la contraddistingueva sin dalla prima edizione, ovvero retta da una parola guida, ricerca.

Concepita e realizzata in edizione cartacea, dotata di un significativo apparato iconografico che attinge in buona parte dall’Archivio della Biennale e da ricerche fotografiche nazionali e internazionali, la Rivista ha cadenza trimestrale, con trattazione monografica per ogni numero, facendo dialogare le discipline proprie della Biennale di Venezia - arti visive, architettura, danza, musica, teatro, cinema - ma anche scienze e letteratura. Come nella prima rivista, la moda rientra nei mondi di riferimento, proprio per la relazione del suo processo creativo con l’arte, gli archivi, la sperimentazione.

Ogni numero contiene interventi, testimonianze, interviste, dialoghi e contributi inediti a cura di artisti, studiosi, personalità italiane e internazionali del mondo della cultura e della società civile. Diverse sono le modalità espressive, che danno spazio alla grafica e alle contaminazioni tra i linguaggi.

Direttore editoriale della Rivista è Debora Rossi. La direzione è affidata a Luigi Mascheroni, giornalista e scrittore. La Redazione è composta dall’Ufficio Attività Editoriali, gli Uffici stampa e da una squadra di figure professionali proveniente dai diversi Settori della Biennale. Il progetto grafico è a cura di Tomo Tomo, studio di design della comunicazione fondato a Milano da Davide Di Gennaro e Luca Pitoni.

La rivista è in vendita nello store online della Biennale e nelle principali librerie.

Il numero 1/24, intitolato Diluvi prossimi venturi / The Coming Floods è stato pubblicato nell’ottobre 2024. Il numero 1/25, intitolato La forma del caos / The Shape of Chaos, è stato pubblicato a febbraio 2025. Il numero 2/25, intitolato Anteguerra / Things to come, è stato pubblicato a maggio 2025. Il numero 3/25, intitolato Materia Prima / Raw Material, è stato pubblicato a settembre 2025.