fbpx Biennale Danza 2023 | Acosta Danza - Ajiaco
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Danza

Acosta Danza - Ajiaco

Anno/Durata:2023, 70’
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PERFORMANCE:2022, 17’ (prima italiana)
Coreografia:Micaela Taylor
Musica:Andy Stott “Sleepless”, Johnny Dexter Goss "Angels”, AGF feat. Kubra Khadem “The radical self”, Claude Debussy “Suite Bergamasque”, L. 75, III. “Clair de lune”
Luci:Pedro Benitez
Costumi:Micaela Taylor, Yunet Uranga
Danzatori:Yasser Dominguez, Mario Sergio Elias, Frank Junior, Raúl Reinoso, Deborah Sanchez, Alejandro Silva, Patricia Torres
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FAUN (DUET):2017, 15’ (prima italiana)
Coreografia:Sidi Larbi Cherkaoui
Direzione prove:Daisy Phillips, Daniel Proietto
Musica:Claude Debussy
Musica aggiuntiva:Nitin Sawhney
Costumi : Hussein Chalayan
Luci:Adam Carrée
Danzatori:Patricia Torres, Yasser Dominguez
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98 DÍAS:2023, 19’ (prima assoluta)
Coreografia:Javier de Frutos
Musica:Estrella Morente feat. Michael Nyman “Le di a la caza alcance” da una poesia di Juan de la Cruz, Estrella Morente feat Michael Nyman “Pregón de las moras”, Estrella Morente “Calle del aire”
Poesia:Federico García Lorca “Son de negros en Cuba”
Costumi:Javier de Frutos
Luci:Javier de Frutos
Danzatori:Enrique Corrales, Zeleidy Crespo, Yasser Dominguez, Mario Sergio Elias, Amisaday Naara, Raúl Reinoso, Laura Rodriguez, Alejandro Silva, Jennifer Suarez, Patricia Torres
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DE PUNTA A CABO:2016, 18’ (prima italiana)
Coreografia:Alexis Fernández
Assistente alla coreografia: Yaday Ponce
Musica:Omar Sosa “Kumar, Kike Wolf” da José White “Beautiful Cuban”
Costumi:Vladimir Cuenca
Luci:Yaron Abulafia
Danzatori:Enrique Corrales, Zeleidy Crespo, Yasser Dominguez, Mario Sergio Elias, Frank Junior, Raúl Reinoso, Laura Rodriguez, Deborah Sanchez, Alejandro Silva, Jennifer Suarez, Patricia Torres, Daniela Urgelles

Descrizione

Arriva per la prima volta in Italia alla Biennale la compagnia Acosta Danza. Lasciato il Royal Ballet nel 2015, dopo una carriera folgorante che lo ha portato alle vette del balletto internazionale, Carlos Acosta torna a L’Avana da cui era partito giovanissimo e fonda la sua compagnia, sostenuta da una fondazione e un’accademia di danza. Per Acosta è un impegno verso i giovani talenti del suo Paese, ma anche un tributo alla ricchezza culturale di Cuba, alla sua musica e alla sua anima danzante, a quella cubanía che ha nutrito la sua stessa arte e che ha contribuito al carattere vibrante e limpido dello stile classico modellato sotto l’impulso di Alicia Alonso. Forte della sua esperienza internazionale, oggi Carlos Acosta porta la coreografia cubana in giro per il mondo con danzatori dai corpi versatili, che parlano i molteplici linguaggi della danza – classica, contemporanea, urbana, africana, latina.
In nome della versatilità è anche la serata pensata da Carlos Acosta per la Biennale Danza, che riunisce le coreografie di quattro artisti di generazione e stile diversi - Micaela Taylor, Sidi Larbi Cherkaoui, Alexis Fernández, Javier de Frutos – sotto il titolo Ajiaco, il nome di un piatto tradizionale cubano basato proprio su un mix di ingredienti.

Performance di Micaela Taylor è una riflessione sulla complessità della danza, presentata in prima italiana. Classe 1993, Micaela Taylor è alla testa del TL Collective da lei fondato nel 2016. Invitata da Carlos Acosta a lavorare con la sua formazione, Taylor ha affrontato il compito con il desiderio di portare la sua specificità, “quel mix di hip-hop e balletto classico che caratterizza la mia formazione”, ma anche con lo spirito “di imparare dalla loro cultura, dal modo in cui si muovono, dal loro stile, apprendendo quanto più possibile”.

Sidi Larbi Cherkaoui si confronta con L’après midi d’un faune, un archetipo del balletto moderno da Nijinsjkij in poi, con cui si sono misurati coreografi come Lifar, Robbins, Amodio, Petit, Kylián, Béjart, Neumeier e Chouinard, che ne diede una provocatoria versione al femminile. Il coreografo belga-marocchino, oggi alla testa del Ballet du Grand Théâtre de Genève, ha creato il suo personale Faun che presenta a Venezia in prima per l’Italia. Sono movimenti liberi e sensuali che intrecciano fauno e ninfa del nuovo millennio, il cui giocoso erotismo s’innesta su una melodia nuova, nata dall’incontro tra le note ipnotiche di Claude Debussy e il contemporaneo Nitin Sawhney. Il compositore britannico di origini indiane incontra Debussy ai confini con l’oriente, aggiungendo alla melodia i raga indiani e i vertiginosi vocalizzi del tradizionale canto diplofonico delle steppe asiatiche.

Alexis Fernández (Maca) re-immagina la sua Cuba in De Punto a cabo, ambientando la coreografia sullo sfondo del Malecón, la più nota promenade che si snoda per otto chilometri lungo tutta la costa dell’Avana. Coadiuvato da Yaday Ponce, Alexis Fernandez, originario di Santiago de Cuba e cresciuto alla scuola di Alicia Alonso, cattura, in 17 minuti, tutte le contraddizioni del suo Paese, diviso tra tradizione e modernità, povertà e sviluppo. Nato nel 1975, Fernandez è attualmente direttore della compagnia spagnola La Macana, di cui è cofondatore assieme a Caterina Varela.

98 Días sono i 98 giorni che il poeta spagnolo Federico García Lorca trascorse a Cuba alla fine degli anni venti del secolo scorso. “In quella Cuba scintillante, Federico si sentiva più a casa e tornato alle sue radici di quanto non si fosse mai sentito. Doveva fermarsi per una settimana sulla via del ritorno in Spagna da New York. Alla fine novantotto furono i giorni di quella visita, secondo le sue stesse parole, i giorni più felici della sua vita. 98 Días prende quel preciso momento come punto di partenza e lo trasforma in un’ode, non solo a Lorca, ma a tutti gli stranieri che cercano e si trovano inaspettatamente catturati da una forza a cui non si può resistere e dove l'amore e la bontà possono essere solo illusori”. Classe 1963, nato a Caracas con studi a New York prima di stabilirsi definitivamente a Londra, dove è considerato uno degli artisti più influenti, Javier De Frutos si è fatto conoscere anche al pubblico italiano partecipando alla Biennale Danza nel 2007.


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