Machine Mosaic esplora l’applicazione della robotica umanoide nella costruzione di mattoni e mosaici, analizzando le capacità, i limiti e i potenziali sviluppi futuri dell’automazione robotica in attività edilizie tradizionalmente ad alta intensità di lavoro. Utilizzando un robot umanoide, l’installazione esplora l’interfaccia tra la destrezza robotica e la maestria umana in operazioni di assemblaggio complesse e strutturate. Per testare diversi modelli di costruzione prima dell’implementazione in un ambiente fisico, verrà utilizzato un ambiente di simulazione virtuale. La simulazione in robotica consente di ottimizzare le sequenze di movimento e di ridurre al minimo gli errori.
A colmare il divario tra la simulazione e il mondo fisico c’è un sistema avanzato di visione computerizzata, che consente al robot di percepire l’ambiente circostante e di tradurre il feedback visivo nella sua rappresentazione interna del contesto e dei componenti dell’obiettivo. Eseguendo un semplice compito di costruzione all’interno della Mostra, il robot umanoide diventa sia un esecutore che un oggetto di studio. I visitatori assisteranno alla meticolosa esecuzione di ogni movimento, sollevando domande sul ruolo della tecnologia nell’artigianato, mentre il robot assembla e smonta ripetutamente il suo progetto. Per molti versi, la progettazione architettonica è già un processo “cyborg”, che prevede la combinazione di idee umane con visualizzazioni generate artificialmente o riferimenti raccolti da Internet, portati avanti attraverso una combinazione di schizzi o modelli fatti a mano e disegni precisi realizzati con software dedicati. L’espressione di questa collaborazione uomo-tecnologia nello spazio fisico ci ispira a contemplare l’estensione del lavoro meccanico ad altre fasi del processo edilizio.
Machine Mosaic
Daniela Rus