Anno e durata: | 2024, 60' (prima italiana) |
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Ideazione e direzione artistica: | Yoann Bourgeois |
Cocreazione: | Yoann Bourgeois, Patrick Watson, Marie Bourgeois, Olivier Mathieu, Emilie Leriche, Fanny Sage, Jérémie Cusenier |
Regia: | Yoann Bourgeois in collaborazione con Patrick Watson e gli interpreti |
Performance: | Marie Bourgeois, Yoann Bourgeois, Emilie Leriche, Olivier Mathieu, Kiley Dolaway, Patrick Watson |
Scenografia: | Yoann Bourgeois & Goury |
Progettazione e costruzione: | Johan Chabal (La Fabrique à projets) |
Direzione di scena: | Nicolas Anastassiou & Gwilherm Bevan |
Direzione musicale: | Patrick Watson |
Gestione del suono: | Stéphane Lévêque |
Luci e gestione: | Jérémie Cusenier |
Gestione tecnica: | David Hanse & Eric Prin |
Coproduzione: | Le Lieu Unique, La Blogothèque, Centre chorégraphique national de Grenoble, Philharmonie de Paris |
Con il finanziamento di: | Ministère de la Culture - Direction générale de la création artistique, Région Auvergne-Rhône-Alpes, Département de l’Isère |
Un sentito ringraziamento a: | Brunello Cucinelli per lo styling degli artisti |
Yoann Bourgeois Art Company - Yoann Bourgeois & Patrick Watson

Descrizione
“Patrick Watson e io abbiamo iniziato a confrontarci nel pieno della pandemia. A partire da quel momento tanto singolare, abbiamo esplorato le nostre sensazioni riguardo a un mondo ferito, condividendo le preoccupazioni per una situazione divenuta insostenibile. Il nostro franco esame della lista sempre più lunga di crisi odierne – il collasso ecologico, l’emarginazione sociale, lo sfruttamento illimitato di risorse limitate, l’ampliarsi delle diseguaglianze e la ricerca incessante e disumanizzante del profitto – ha costituito la base del nostro dialogo. Abbiamo assunto le nostre responsabilità in quanto artisti. Anche la richiesta di un mondo migliore si gioca simbolicamente, attraverso l’avvento di nuove forme d’immaginazione nella guerra delle nostre rappresentazioni. Ci siamo uniti grazie alla convinzione condivisa nella forza della poesia più radicale, degli incantesimi, delle evocazioni magiche, e delle idee più audaci.”