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La Biennale di Venezia

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Gli “Archi” di Aldo Rossi

Lunedì 11 giugno 2012 si è inaugurata a Venezia, a Ca’ Giustinian, sede della Biennale, la nuova mostra dalle collezioni dell’ASAC  Archivio Storico delle Arti Contemporanee - dal titolo Gli “Archi” di Aldo Rossi per la 3. Mostra Internazionale di Architettura 1985, organizzata dalla Biennale di Venezia - ASAC e presentata da David Chipperfield, in collaborazione con l’Università IUAV di Venezia.

Dopo il successo delle mostre sui suoi manifesti storici (Italia 150 Biennale 116 Tutti i manifesti di 116 anni di vita in mostra,25 febbraio > 20 maggio 2011) e sui video d’artista degli anni settanta (Video Medium Intermedium, 27 novembre 2011 > 3 giugno 2012) la Biennale, con il suo archivio, offre al pubblico, agli studiosi e agli appassionati della storia dell’Istituzione un’occasione per riscoprire una selezione di manifesti realizzati per la 3. Mostra Internazionale di Architettura diretta da Aldo Rossi nel 1985, oltre che fotografie e altri documenti appartenenti ai Fondi dell’ASAC.

Con questa mostra ancora una volta Ca’ Giustinian ospita un’iniziativa che valorizza il proprio patrimonio e il proprio archivio, e si afferma sempre più come la sede delle attività permanenti della Biennale, punto di riferimento per gli studenti, i giovani e il vasto pubblico di appassionati e addetti ai lavori di Venezia e del territorio circostante.

Progetto Venezia

Intitolata Progetto Venezia, la 3. Mostra Internazionale di Architettura comprendeva un concorso internazionale cui Aldo Rossi invitò architetti già affermati, ma anche giovani meno famosi, a presentare idee e progetti innovativi per la riqualificazione o la trasformazione di specifiche zone della città lagunare e del suo entroterra. Venne nominata una giuria internazionale che aveva il compito di selezionare le proposte migliori, composta da Aldo Rossi, presidente, Sandro Benedetti, Gianfranco Caniggia, Claudio D’Amato, Guglielmo De Angelis D’Ossat, Diane Ghirardo, Bernard Huet, Robert Krier, Rafael Moneo, Werner Oechslin, Gino Valle.

Le zone oggetto di concorso erano sia in Venezia, come il Ponte dell’Accademia, il Mercato di RialtoCa’ Venier dei Leoni, sia nel Veneto, come Piazza di BadoerePiazza d’EsteVilla Farsetti, le Piazze di Palmanova, i Castelli di Giulietta e RomeoRocca di NoalePrato della Valle.

In una città che esibiva il suo antimodernismo e in cui risultava difficile, se non impossibile, creare nuove architetture, la sfida e l’opportunità di reinventare gli spazi urbani offerta da Progetto Venezia ricevette un altissimo numero di adesioni: furono circa 1.500 i partecipanti da tutto il mondo.

I "Leoni di Pietra", l'allestimento

I “Leoni di pietra” per i vincitori di Progetto Venezia furono conferiti a:

Robert Venturi, Manuel Pascal Schupp, COPRAT, Franco Purini (Ponte dell’Accademia)

Raimund Abraham, Raimund Fein, Peter Nigst, Giangiacomo D’Ardia (Ca’ Venier dei Leoni)

Alberto Ferlenga (Piazza di Este)

Daniel Liebeskind (Piazza di Palmanova)

Laura Foster Nicholson (Villa Farsetti a Santa Maria di Sala)

Maria Grazia Sironi e Peter Eisenman (Castelli di Giulietta e Romeo a Montecchio Maggiore).

Attribuito il “Leone di pietra”, Rossi operò una selezione tra i numerosi altri progetti che gli parvero i più significativi. Per ciascuno di questi fu realizzato un manifesto con le tavole che meglio identificavano il progetto. I manifesti furono stampati in molte copie con tecnica litografica, e con essi furono rivestiti “archi” sistemati all’ingresso dei Giardini della Biennale, lungo il viale verso il Padiglione Centrale. La mostra presenta i 70 manifestidei lavori selezionati e alcuni dei progetti vincitori.

L’esposizione è infine arricchita da materiali di archivio costituito da pieghevoli, carteggi, fotografie e materiali forniti dalla Biennale ai partecipanti allo scopo di agevolare la documentazione e la conoscenza dei siti storici oggetto di concorso. Si tratta in particolare del testo Aldo Rossi sulla 3. Mostra Internazionale di Architettura - Progetto Venezia, del Verbale conclusivo dei lavori della giuria (18 luglio 1985), comunicati e rassegna stampa dell’epoca.

L’allestimento

La mostra si apre all’ingresso di Ca’ Giustinian, dove su 10 monitor è riprodotta su piccoli schermi la sequenza di diapositive dei progetti che non era stato possibile esporre, e che lo stesso Aldo Rossi riassunse in una “multivision” ante litteram.

Nella saletta a sinistra del Portego è esposta una selezione dei progetti e documenti conservati in ASAC, quali:

una sequenza fotografica che documenta i momenti salienti dei lavori di allestimento della 3. Mostra Internazionale di Architettura e gli scatti fatti in occasione dell’inaugurazione;

disegni e fotografie dei progetti vincitori del concorso:

. tre disegni del progetto per le Piazze di Palmanova di Daniel Libeskind, Donald Oster, Karl Fredrickson, Jim Cooper, Sixto Beltrandy, Ken Fukishima, Hani Rashid, Lori Rubeling, Ross Yerian, Thomas Han, FRANK Fantauzzi, Hal Laessig, Tom Bish, Koichiro Tanaka, Lovrka Knezevic,

20 fotografie di Luigi Ghirri realizzate per le copertine delle sezioni del catalogo della 3. Mostra.

Sono inoltre esposte alcune tavole e un plastico dei progetti vincitori del concorso, quali:

- il plastico del progetto per Ca' Venier dei Leoni di Raimund Fein,

- la prospettiva dalla Villa Pisani verso il prato e il teatro del progetto per Piazza d’Este di Alberto Ferlenga, Gianluca Mondini, Carla Celli, Massimo Erba, Riccardo Giraffa, Ferruccio Mainetti, Grazia Manara,

- la tavola del progetto L'arco diviso: il palazzo sull'acqua di Franco Purini (collaboratori Maurizio Morandi, Gianfranco Neri, Efisio Pitzalis; consulente strutture Riccardo Morandi),

- la tavola del Ponte dell'Accademia di Coprat Associati,

- tre disegni del progetto 10 stazioni nautiche per la terra veneta di Raimund Abraham.

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