I Progetti Speciali dell’Archivio Storico: Arcipelago Battiato
Omaggio a Franco Battiato (1945-2021): 17-18 novembre, Teatro alle Tese (Arsenale). Biglietti in vendita su www.labiennale.org
Arcipelago Battiato
Dopo la lectio magistralis di Massimo Cacciari su La morte dello jus belli, il ciclo dei Progetti Speciali dell’Archivio Storico della Biennale di Venezia – Centro Internazionale della Ricerca sulle Arti Contemporanee, prosegue con Arcipelago Battiato, omaggio al compositore filosofo Franco Battiato (1945-2021) in collaborazione con la casa editrice SZ Sugar nell’ottantesimo anniversario dalla nascita, in programma il 17 e 18 novembre al Teatro alle Tese dell’Arsenale (ore 21.00). Un progetto che conferma l’Archivio Storico della Biennale di Venezia – Centro Internazionale della Ricerca sulle Arti Contemporanee come luogo in cui si valorizza il dialogo tra le arti, le culture e i linguaggi, con lo sguardo rivolto a una più profonda comprensione del presente e a una visione consapevole del futuro.
“È un incedere felice dell’amore, un’idea festosa e di pienezza, ecco cos’è la poetica di Franco Battiato – scrive Pietrangelo Buttafuoco, Presidente della Biennale di Venezia. - Egli è l’innamorato dell’Amato. L’Ombra della Luce – uno dei brani scelti dal maestro Tadini, oggi affidato a Malika Ayane – è tra la più bella delle preghiere. C’è il senso dell’abbandono al Misericorde, ed è supplica ‘non abbandonarmi mai, non mi abbandonare mai’. È struggente ed è commovente perché radicata nel profondo affetto: ‘Dei più lievi aneliti del cuore. Sono solo l’ombra della luce’”.
L’omaggio al compositore
Autore di culto, Franco Battiato ha impresso una svolta di stile e di pensiero nella musica italiana con l’ampiezza e la libertà delle sue sperimentazioni - dall’opera alla musica sacra, dal rock progressivo al pop - su cui si innestano suggestioni letterarie, mistico-filosofiche, artistiche in un connubio unico tra tensione alla ricerca e dimensione trascendente. Arcipelago Battiato racchiude così l’omaggio al compositore tra brani apripista come Pollution e Sequenze e frequenze, frutto della sua pionieristica sperimentazione elettronica con i primi sintetizzatori analogici, per abbraciare il respiro degli archi e di una ricca strumentazione acustica lungo le tante svolte della sua vita creativa. Con brani da Come un cammello in una grondaia (1991) dalle forti influenze classiche, L’ombrello e la macchina da cucire (1995), che avvia la collaborazione con il filosofo Manlio Sgalambro, Fleurs (1999) per pianoforte e quartetto d’archi con inediti di canzoni di altri autori scelti per affinità elettive. E ancora, da Dieci stratagemmi (2004), Il vuoto (2007), Inneres Auge (2009), fino a Joe Patti’s Experimental Group (2014), che segna il ritorno all’elettronica delle origini.
Una narrazione in musica
Concepito come una narrazione in musica che si snoda attraverso isole-palcoscenico disseminate nello spazio cinquecentesco del Teatro alle Tese all’Arsenale, Arcipelago Battiato ripropone i materiali del musicista in una nuova forma, con trascrizioni, arrangiamenti e rielaborazioni dei compositori Leonardo Marino e Michele Tadini, che cura anche la tessitura elettronica e la proiezione del suono insieme a Thierry Coduys. In scena: Malika Ayane, autrice e interprete dalla vocalità duttile, capace di spaziare attraverso i generi, accompagnata da Leonardo Marino al pianoforte e alle tastiere, Flavio Virzi alla chitarra, Simone Beneventi alle percussioni, Silvia Mandolini al violino, Elide Sulsenti al violoncello, e con il polistrumentista Diego Ronzio. A firmare scene e regia sono Antonello Pocetti e Antonino Viola.
Scrive Michele Tadini: “In tutti i lavori di trascrizione, arrangiamento e ricomposizione si deve sempre avere ben chiara l’origine e il senso dei brani: come non tradirli, come rispettarli, come capirne l’essenza. Ma anche come riuscire a fare proprio il materiale, come svilupparlo, come permettersi di creare - ancora. È stata una scrittura a scatti, per avanzamenti repentini; fiumi di note si sono riversati sulla partitura, alternandosi alla creazione elettronica che nasce dalle registrazioni della voce straordinaria di Malika Ayane. Con Leonardo Marino c’è stata da subito una grande sintonia. La forma finale nasce da tutti i nostri incontri. Il lavoro sulla parte elettronica con Thierry Coduys ha poi contribuito a rimettere in gioco l’aspetto evocativo — fondamentale — legato alle storie musicali di Franco Battiato, artista che ha percorso più strade senza mai abbandonare la sperimentazione. Una sperimentazione, la sua, a cui questo Arcipelago Battiato vuole essere un sincero omaggio”.
Crediti
Arcipelago Battiato
musica Franco Battiato
trascrizioni, arrangiamenti e musiche originali Michele Tadini e Leonardo Marino
voce Malika Ayane
pianoforte, tastiere Leonardo Marino
chitarra Flavio Virzì
polistrumentista Diego Ronzio
percussioni Simone Beneventi
violino Silvia Mandolini
violoncello Elide Sulsenti
allestimento scenico Antonello Pocetti e Antonino Viola
regia Antonello Pocetti
luci Tommaso Zappon
live electronics e proiezione del suono Thierry Coduys e Michele Tadini
produzione La Biennale di Venezia
in collaborazione con SZ Sugar
17 e 18 novembre - Teatro alle Tese (Arsenale) - ore 21.00