fbpx Biennale Cinema 2017 | Lucrecia Martel - Zama
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Lucrecia Martel - Zama

Argentina, Brasile, Spagna, Francia, Messico, USA, Paesi Bassi, Portogallo / 115’
lingua Spagnolo
dal romanzo Zama di Antonio di Benedetto
cast Daniel Gimenez Cacho, Lola Dueñas, Matheus Nachtergaele, Juan Minujín, Mariana Nunes, Rafael Spregelburd
sceneggiatura Lucrecia Martel
fotografia Rui Poças
montaggio Miguel Schverdfinger, Karen Harley
costumi Julio Suarez scenografia Renata Pinheiro
suono Guido Berenblum, ASA, Emmanuel Croset

SINOSSI

Zama, ufficiale della Corona spagnola nato in Sud America, attende una lettera del re che gli conceda il trasferimento dalla città in cui è relegato a un posto migliore. La situazione è delicata: deve assicurarsi che niente sia d’ostacolo al trasferimento, per cui è costretto ad accettare docilmente ogni compito assegnatogli dai vari governatori che si alternano in città, mentre lui rimane sempre bloccato nello stesso posto. Gli anni passano e la lettera del re non arriva. Quando Zama capisce che tutto è perduto, si unisce a un gruppo di soldati all’inseguimento di un pericoloso bandito.

COMMENTO DEL REGISTA

Voglio accostarmi al passato con la stessa irriverenza che abbiamo quando ci rivolgiamo al futuro, senza cioè provare a documentare fatti realmente accaduti o a ricostruire ambientazioni, perché Zama non ha alcuna pretesa storicistica. Al contrario, voglio immergermi in un mondo ancora oggi sconfinato, abitato da animali, piante e misteriosi uomini e donne. Un mondo che è stato devastato prima ancora di essere conosciuto, e che dunque rimane un’allucinazione. Il passato del nostro continente è oscuro, confuso. Siamo noi che l’abbiamo reso tale, in modo da non pensare alla questione della reale appartenenza della terra sulle cui spoglie si fonda l’abisso latinoamericano, ingarbugliando le origini della nostra identità. Non appena iniziamo a guardare al passato, proviamo vergogna. Zama è immerso nel tempo degli uomini mortali, in questa breve esistenza che ci è stata concessa, ma che ci lasciamo scivolare addosso bramosi di amare, senza capire che stiamo invece schiacciando sotto i piedi proprio ciò che si potrebbe amare. Rinviamo al futuro il vero senso della vita, come se il giorno più importante fosse quello che deve ancora arrivare, invece dell’oggi. Eppure, lo stesso mondo che sembra volerci distruggere diventa la nostra salvezza: quando ci viene chiesto se vogliamo vivere più a lungo, rispondiamo sempre sì.

Sala Grande

LUNGOMARE MARCONI
30126 LIDO DI VENEZIA
TEL. 0415218711
info@labiennale.org

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