Biennale College Musica - Chonglian Yu

I see the cloud in the water esplora come la presenza modellata e aumentata della voce e dello spazio relativo si mette in relazione con la presentazione del sé nel contesto della comunicazione sociale.
L’installazione presenta otto personae composte di registrazioni di voci vere e sintetizzate in alcune lingue selezionate. Ognuna è abbinata a una singola scultura umana, a forma di cubo, costruita con la stampa 3D, l’elettronica e il legno. Accanto alle sculture, è ricostruito un ambiente sonoro con materiali provenienti da registrazioni sul campo in vari luoghi della città di Venezia.
In senso musicale, il pezzo scorre costantemente tra stati diversi: da processi stocastici a strutture composte, ispirate alla scuola veneziana di scrittura corale; da una voce inedita a frammenti rallentati, filtrati e granulati; da un assolo a un duetto a un brano corale. Flussi che ricompongono le caratteristiche della città di Venezia che, come l’acqua, è in continuo cambiamento. In generale, il lavoro mette in scena uno spazio sociale immaginario e alterato e ci invita a sentire e iniziare a metterci in relazione con gli esseri che ci circondano. Possiamo anche vivere su un grande palcoscenico come interpreti nella vita, ma la connessione che creiamo è più magica del solo risultato della performance.