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Biennale Arte 2019

Meetings on Art

Conversazioni con gli artisti

Durante i sei mesi di Mostra il pubblico potrà apprendere qualcosa in più su May You Live In Interesting Times direttamente dalla voce dei suoi protagonisti. Il Curatore Ralph Rugoff incontrerà alcuni degli artisti partecipanti per approfondire alcuni dei temi principali della Mostra.

Il programma include una serie di conversazioni con alcuni degli artisti partecipanti: Tomàs SaracenoMargaret e Christine Wertheim incontreranno Ralph Rugoff in un dibattito sulla relazione tra l’arte e le tematiche tecnologiche, sociali e ambientali (Teatro alle Tese dell’Arsenale, 14 settembre).

Nell’ambito del Progetto Speciale del Padiglione delle Arti Applicate, il 22 ottobre si terrà l'incontro Felicita e gli inizi della Biennale. L’uso delle carte di archivio ovvero l’Archivio Storico della Biennale al centro della ricerca sulla figura di Felicita Bevilacqua La Masa (1822-1899). Interverranno Paolo BarattaCristina Baldacci, Marysia Lewandowska, Giandomenico Romanelli e Angela Vettese.

Infine, Paolo Baratta e Ralph Rugoff incontreranno il pubblico domenica 24 novembre al Teatro alle Tese dell’Arsenale per discutere sull’eredità della Biennale Arte 2019.

Performance
11-12 maggio / 22-23-24 novembre

Le performance, che si svolgeranno durante il weekend di apertura e le giornate conclusive di Mostra, renderanno vivi gli spazi attorno ai Giardini della Biennale, le aree esterne e gli spazi interni in episodi di varia natura e durata. Inoltre, il Teatro alle Tese e il Teatro Piccolo dell'Arsenale ospiteranno una serie di performance, con programma giornaliero, creando uno spazio specificamente dedicato allo svolgimento di narrazioni più concentrate.

«La Mostra di quest’anno, May You Live In Interesting Times, darà risalto all’arte che esiste tra categorie e generi convenzionalmente accettati – chiarisce Ralph Rugoff – e metterà in discussione le ragioni che stanno dietro il nostro modo di pensare per categorie. Il programma di performance rappresenterà questo tipo di approccio e testerà le convenzioni estetiche, comportamentali e sociali in un’ampia gamma di eventi.»

Il programma include artisti che stanno segnando ‘la performance’ di ultima generazione come boychild, Alex Baczynski-Jenkins, Vivian CaccuriCooking SectionsInvernomutoPaul Maheke, Nkisi, Nástio Mosquito, Victoria Sin, Florence Peake and Eve Stainton, Vivien Sansour, Zadie Xa, Bo Zheng, e altri. Nell’ambito delle loro diverse pratiche che abbracciano la danza, la musica e l'arte visiva, questi artisti aprono nuove possibili letture di territori culturali più ampi. Attraverso la curiosità onnivora dei loro approcci ibridi e transnazionali, propongono forme più complesse che sfidano la percezione dei tempi in cui viviamo.

Organizzazione artistica Aaron Cezar.
Con il supporto aggiuntivo di Arts Council England e Delfina Foundation.

Clandestine Talks – Lara Favaretto

In relazione all’installazione Thinking Head di Lara Favaretto al Padiglione Centrale dei Giardini, e per tutta la durata della nuvola di vapore che si alzerà davanti alla sua facciata, si terranno una serie di dialoghi in tavole rotonde a porte chiuse, all’interno di un bunker. Non sono previsti spettatori, ma i dialoghi saranno trasmessi in streaming, registrati e resi disponibili online sul sito e su www.thinking-head.net. Ogni tavola rotonda avrà un moderatore e dei partecipanti di diverse discipline che argomenteranno sul tema per cui sono stati invitati.
Il tema di ciascun incontro sarà una parola chiave, scelta per il suo valore e il suo interesse come argomento per una discussione aperta. L'intenzione di queste tavole rotonde è di far nascere nuove riflessioni e punti di vista; l’artista vorrebbe che producessero incertezza, insuccessi e anche critiche.

Ralph Rugoff ha commentato che «per la Favaretto queste conversazioni profonde producono la conoscenza che genera il vapore che sale dall'edificio. L’obiettivo di ogni tavola rotonda, con l'input dato da individui provenienti dai campi più diversi che comunicano attraverso linguaggi diversi, è quello di creare un risultato che non sia immediatamente decifrabile e che possa essere anche confuso o fuori luogo.»

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