fbpx Biennale Arte 2022 | Kapwani Kiwanga
La Biennale di Venezia

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Kapwani Kiwanga

1978, Canada


  • MAR - DOM
    23/04 > 25/09
    11.00 - 19.00

    VEN - SAB FINO AL 25/09
    11.00 - 20.00

    MAR - DOM
    27/09 > 27/11
    10.00 - 18.00
  • Arsenale
  • Ingresso con biglietto

La pratica artistica di Kapwani Kiwanga attinge alla sua formazione in antropologia per creare lavori cinematografici, sculture, performance e installazioni che esplorano la lotta al colonialismo e l’attenzione ai sistemi di potere attraverso una commistione di strategie concettuali, architettoniche e formali. In Plot (2020), una recente installazione site-specific realizzata per la Haus der Kunst di Monaco, Kiwanga appende alla sala centrale del museo tre dipinti semitrasparenti di grandi dimensioni evocando i colori che caratterizzano il vicino Englischer Garten. Queste tende svolgono anche la funzione di contenitori di sculture ibride in metallo, materiali gonfiabili e piante. Ispirati alle teche di Ward del XIX secolo – contenitori in vetro utilizzati per importare piante straniere in Europa –, le sculture suggeriscono come l’architettura e la natura siano state storicamente manipolate per servire i desideri dell’umanità. Opere come Dune (2021) incorporano elementi organici soggetti allo sfruttamento umano e, in particolare, la sabbia utilizzata nel fracking – l’estrazione di petrolio e gas praticata nel Sud del Texas. Terrarium, una nuova installazione per Il latte dei sogni fonde gli aspetti trattati in questi ultimi progetti. Qui Kiwanga crea un ambiente ispirato ai colori del deserto al tramonto che unisce grandi dipinti semitrasparenti a una serie di sculture in vetro contenenti sabbia. L’artista definisce la sabbia come materiale politico: un danno provocato dall’industria petrolifera e un richiamo alla crescente aridità del pianeta.

Madeline Weisburg


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